LA MACINA DEL GRANO, E I MULINI AD ACQUA

   IL MULINO AD ACQUA DI CONTRADA VALLE

 

 

CAROVANA DI MULI PER IL TRASPORTO DEL FRUMENTO

Per macinare il grano i contadini usufruivano del mulino ad acqua in contrada

valle, in territorio di Mussomeli, la cui proprietą era del principe Lanza che lo

concedeva in affitto.

Un'altro mulino, nello stesso territorio si trovava nel feudo Chiapperia.

Un'altro ancora era in contrada Annivina, il quale era un moderno mulino a

cilindri della ditta Pusateri e c. di Mussomeli, ma molti contadini preferivano

far macinare il loro grano in altri mulini che applicavano tariffe inferiori.

Nel territorio di Castronovo c'era il mulino di San Pietro, che ancora oggi č in

perfetto stato di funzionalitą.

Il pagamento per la macina avveniva quasi sempre con il versamento di

farina o grano.

Capitava che quando la macina era eccessivamente liscia, la farina usciva

troppo polverizzata risultando poco gradita al gusto, viceversa quando nelle macine

che periodicamente venivano ritoccate con lo scalpello, assieme alla farina

si mescolava della polvere di pietra, mangiando il pane a volte sotto i denti si sentiva

lo scricchiolio delle piccole particelle di pietra che si erano mischiate alla farina.

I mulini che funzionavano ad acqua, erano ubicati vicini ai corsi d'acqua, questa

veniva ostruita all'inizio del condotto forzato, che dal letto de fiume arrivava

fino alla vasca di pietra, sistemata al di sopra delle macine, e cadendo sulle pale

della ruota mettevano in moto le pesanti macine di pietra.

Nelle vicinanze dei mulini vi erano le stalle per far riposare i muli stanchi per

il lungo viaggio, e se l'attesa del proprio turno era lunga, gli uomini potevano

passare la notte nelle "Ticchiene".

La ticchiena era un letto rustico, sorretto da due muri in pietra e formato da

piccoli tronchi d'albero accostati e tenuti insieme da colate di gesso.

I mulini erano frequentati da donne di facili costumi che offrivano le loro prestazioni

in cambio di farina.

E succedeva spesso che sulla via del ritorno i contadini erano fermati dai banditi

che sottraevano loro buona parte della farina.

 

 

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