Guardo la fontana dell'annivina
e l'allegro scorrere dell'acqua
suscita in me pensieri lontani
vedo una rupe, da dove sgorga l'acqua
vedo dei cavalieri antichi
paludati di magnifici colori
che si dissetano con i loro destrieri
poco lontano,un gruppo di casupole malferme
come malfermi e malvestiti i loro abitatori
poi come un flash, uomini coi cannoni in epoca diversa
scoppiano bombe, colpi di fucile
gente che muore uccise in quell'orrore
ancora un lampo, e vedo donne che lavano i panni
ridono, scherzano pieni d'allegria
cara fontana, quanta e tanta gente
hai dissetato nel corso dei secoli
primitivi, arabi normanni
poi torno in me, e vedo come sei
inutile, sporca e rovinata
una fontana ormai dimenticata.