LA
VITA E LE OPERE DI PADRE PIETRO PROFITA
PADRE PIETRO PROFITA S.J.
Nacque in via Trento, a Mussomeli il 19 febbraio del 1914, da mamma Rita
Tulumello e da papà Pietro che per mantenere la
numerosa
famiglia, era emigrato in America, Padre Pietro era il più piccolo di sette
figli (due fratelli e cinque sorelle, la maggiore
prese
i voti e divenne suor Agata delle piccole suore dei poveri).
Il 28 Ottobre 1929 segna l'inizio di una meravigliosa avventura per un
figlio e cittadino di Mussomeli: ecco quanto il Diario del
NOVIZIATO dei PADRI GESUITI di Bagheria
annotava in quel lontano lunedì di fine Ottobre di 75 anni fa.
Giunge da Mussomeli il candidato Profita.
L'abbraccio del candidato da parte del P.Maestro del Noviziato era il
gesto che segnava ufficialmente la ammissione nella
COMPAGNIA di GESU’.
Ragazzo quindicenne, Pietro Profita, cosciente e volente, saliva sulla
barca di Gesù che lo chiamava a seguirlo, e sin d'allora lo
caratterizzò un entusiasmo mai spento,
che spingerà la sua avventura, protratta peraltro nel tempo, fuori dei
confini isolani della
Sicilia, dell'Italia e della stessa
Europa, verso lidi lontani che renderanno la sua esperienza ricca di
positività e di frutti che
rimangono.
NUNZIATURA APOSTOLICA DI ANTANANARIVO (MADAGASCAR)
INCONTRO
CON PAPA GIOVANNI PAOLO II° (1985)
In quei lontani primordi dell'avventura di
Pietro, altri 8 mussomelesi facevano già parte della medesima COMPAGNIA di
GESU’ i Padri Liberante, Barcellona, Genco e Messina, gli Scolastici (futuri
Padri) Scaduto e Scozzari, il Fratello Coadiutore Frangiamore e il Novizio
(futuro Padre) Massara, tutti ottimi elementi, che per le loro doti e la
loro pietà riusciranno brillanti gesuiti, alcuni di essi famosi anche in
campo internazionale.
BAGHERIA, dunque, fu la prima dimora gesuitica di P. Profita due anni per il
primo tirocinio di formazione ascetica sotto la guida del P.Maestro di
NOVIZIATO Mario Schilirò. Vi farà i PRIMI VOTI religiosi il 30 Ottobre "31.
tre anni per gli STUDI LICEALI, allora così rispettivamente divisi negli
anni: Grammatica, Umanità, Retorica CATANIA (Villa S. Saverio ),
successivamente, fu la sede dei suoi STUDI di FILOSOFIA TOMISTICA: 3 anni di
serio impegno, a cui precedette tutto un altro anno di studio per il CORSO
di SCIENZE.
I tre anni che seguirono lo videro impegnato "pedagogicamente" come
"educatore" in due convitti gesuitici.
due anni al Collegio Pennisi di Acireale (CT), come Prefetto di disciplina e
come aiutante del Direttore della LEGA MISSIONARIA STUDENTI.
In questo periodo, nella stessa, Acireale, ricevette gli ORDINI MINORI.
Un anno a NOTO, alla SCUOLA APOSTOLICA (=Piccolo Seminario) dei Padri
Gesuiti, col ruolo di Prefetto di disciplina e di Professore di Lettere.
Gli anni 1942-45 lo videro a NAPOLI (Villa S. Luigi Posillipo) per gli STUDI
DI TEOLOGIA.
4 anni, nel "corso maggiore" di Teologia. Alla fine del 3° anno, nella
stessa Napoli, ricevette gli ORDINI MAGGIORI; fu ordinato SACERDOTE il 2
luglio 1944 da Mons.ORLANDO, Vescovo di Pozzuoli.
Tornato in SICILIA, venne applicato all'ISTITUTO GONZAGA di PALERMO come
Professore di Lettere, Prefetto e Direttore Spirituale degli alunni.. ...
come Professore, fu apprezzato e stimato molto bravo.
Quindi, 19 anni in ITALIA (15 in Sicilia e 4 a Napoli), prima di andare a
plaghe lontane, spinto dallo zelo per la salvezza delle anime e "la maggior
gloria di Dio", autorizzato e benedetto dalla stima, fiducia e l'invio da
parte dei Superiori.
Oltre gli STUDI soliti della trafila gesuitica, P. Profita ha fatto anche
altri STUDI presso l' UNIVERSITA' STATALE, prendendo la LAUREA IN LETTERE a
Palermo.
Bisogna notare, anche, che il P. Pietro, nel suo entusiasmo giovanile, da
studente ancora, aveva chiesto al P.Generale (P.Wladimiro Ledokowski) di
andare missionario in Giappone, che non gli fu concesso, il Signore lo aveva
predestinato diversamente.
la sua generosa offerta doveva realizzarsi e consumarsi nella Grande Isola
Rossa, l'Isola di S. Lorenzo, MADAGASCAR.
Qui, in effetti, il P. Pietro PROFITA ha passato la maggior parte della sua
vita religiosa e sacerdotale, anzi della intera sua esistenza terrena.
Ecco la genesi di questo indirizzo nuovo per i GESUITI di SICILIA, che,
precedentemente, avevano in India (precisamente, nel Bengala) il loro
impegno missionario in terra lontana.
Tristi avvenimenti si erano verificati in MADAGASCAR nel 1947-48: i moti
indipendentistici contro il dominio straniero erano sfociati nel sangue, e
tra le vittime ci fu pure qualche missionario, Il S. Padre, sollecito del
bene del Paese, chiese allora alla COMPAGNIA di Gesù di inviare altri
volontari,non francesi nell’ISOLA, la presenza di missionari non legati in
alcun modo alla FRANCIA dominante avrebbe giovato a creare un clima più
pacifico. In seguito a questa precisa richiesta di Pio XII°, fu quindi
deciso che la PROVINCIA SICULA della Compagnia di Gesù (allora florida di
vocazioni) si impegnasse ad inviare periodicamente dei soggetti che
aiutassero i Confratelli francesi della PROVINCIA di CHAMPAGNE nella opera
di evangelizzazione nella "missione di FIANARANTSOA" più tardi, altri
gesuiti italiani (=della PROVINCIA TORINESE") si aggiungeranno ai primi per
aiutare i Confratelli francesi (della PROVINCIA di TOULOUSE) per la
"missione di TANANARIVE".
55 anni fa, cioè all'epoca del primo invio di gesuiti siciliani, il
territorio di MADAGASCAR era ancora "territorio di missione" e precisamente
con due missioni molto estese affidate ai PADRI GESUITI FRANCESI:
- la missione di TANANARIVE: a quelli della PROVINCIA di TOULOUSE
- la missione di FIANARANTSOA: a quelli della PROVINCIA di CHAMPAGNE
Oggigiorno, il MADAGASCAR, grazie anche all'opera svolta dai missionari,
costituisce una delle tante "province indipendenti" della COMPAGNIA di GESU’.
Fu il 17 Ottobre 1948, dopo una solenne CERIMONIA DI ADDIO nella chiesa del
GESU’ di Casaprofessa (PALERMO), che il PRIMO GRUPPO di gesuiti siciliani
partiva per la MISSIONE a MADAGASCAR: fu il gruppo più numeroso: 7 baldi
giovani, 3 già sacerdoti, 2 ancora scolastici e 2 Fratelli Coadiutori,
Ebbene, il P.Pietro PROFITA fece parte di questa prima spedizione, anzi ne
fu incaricato come guida e responsabile.
Lo sciopero dei portuali in un primo tempo e la mancanza di posti
sufficienti per tutti, in un secondo tempo, fecero sì che il progettato
viaggio per nave dalla Francia per Madagascar subisse notevoli cambiamenti,
innanzitutto la forzata sosta di un mese, e poi lo smembramento del gruppo
in due scaglioni.
1 primi 4 poterono salpare da Marsiglia il 18 novembre, mentre gli altri 3
il 25 gennaio seguente.
P. Profita faceva parte di quest'ultimo scaglione, e da guida intelligente
seppe profittare di questo "fuori programma" per fare coi suoi due
confratelli un: pellegrinaggio natalizio a Lourdes.
Il suo arrivo a MADAGASCAR (al porto di Tamatave) avverrà dopo più di 2
settimane di navigazione: il 12 febbraio 1949.
Da allora al giorno della sua dipartita da questo mondo son passati 55 anni,
tutti vissuti con animo apostolicamente aperto ed operoso non solo con lo
zelo sacerdotale premuroso del bene delle anime ma, come uomo di cultura,
sensibile e attento ai valori locali con le sue ricerche e contributi di
studio.
Eccone il curriculum:
I primi 15 anni li visse nella Diocesi di FIANARANTSOA circa 2 anni iniziali
per completare la formazione il resto nella pastorale ecco come:
Per 9 mesi, all'inizio, come tutti i neo-missionari, studiò la lingua
locale; ciò lo fece a Fianarantsoa, e ne profittò così bene da divenirne in
seguito maestro e autore di libri.
Nell'anno 1950/51, fece il suo TERZ'ANNO DI PROBAZIONE, ad Ambositra, alla
fine del quale fu promosso ad emettere gli ULTIMI VOTI quale "Professo di 4
voti", 2 febbraio 1952.
Nell'intervallo di questi 2 anni formativi, per alcuni mesi del 1950, fu
incaricato come parroco di un grosso distretto missionario di brousse poco a
nord di Ambositra, IARINORO-ILAKA, che, poco più di 60 anni prima, era stato
fondato dal P. Jacques BERTHIEU, gesuita francese morto poi martire al nord
di Tananarive (1.896).
Molto a lungo, invece, durò il compito affidatogli dopo la sua "Professione
religiosa": parroco del Distretto missionario di Imady, anch'esso presso
Ambositra, verso l'est dal 1952 al 1964.
In questo lungo esercizio pastorale è da sottolineare il significativo
influsso che ebbe sui laici: uomini e donne, maestri e catechisti della
missione, Associazioni; mise su un foglio mensile tipo Bollettino di
comunicazione, e visitò anche i suoi cristiani che vivevano nella diaspora,
a Tananarive.
E’ in questo periodo che P. Pietro cominciò a scrivere saggi storici sulla
cultura locale, cosa questa che attirerà l'attenzione dell'ACCADEMIA
MALGASCIA su di lui, che, come vedremo, ne diverrà membro e benemerito.
Inoltre, non va dimenticato che fu in questo Distretto di IMADY che il
P.Profita, nel 1960, installò una Comunità di SUORE MISSIONARIE. Per allora,
la cosa era roba da pioniere, ma P.Pietro con semplicità e tenacia portò la
cosa a compimento. Oggi, le SUORE DEL SACRO CUORE DI RAGUSA (fondate in
SICILIA dalla ragusana MADRE SCHININA’ (1910, beatificata recentemente) che
lì cominciarono in 4, sono numerose, con molte vocazioni, presenti e
operanti in varie Diocesi dell'Isola con attività varie e preziose.
Quando nel 64 il P.Profita lasciava IMADY, questa era la situazione delle
SCUOLE della "missione” in tale distretto:
scuole (inferiori): 15, alunni (esterni): 2.507, maestri (laici) 32.
I 40 anni restanti il P.Profita li visse a Tananarive, con una prolungata
parentesi in un'altra Diocesi, non molto lontana da lì.
Ecco come: 1964/65 TANANARIVE (Maison Saint Ignace - Analamahitsy),
Direttore della CASA DI ESERCIZI.
Altri 3 anni a TANANARIVE: 1965/68.
Parroco (-successivamente-) di Amboipò e Mandrosèza.
I 15 anni successivi (1969/83), fu nella Diocesi di AMBATONDRAZAKA,
territorio affidato apostolicamente ai PADRI TRINITARI ITALIANI, essendovi
stato richiesto dal Vescovo Mons. VOLLARO, il P.Profita vi andò innanzitutto
come Direttore delle SCUOLE CATTOLICHE e Cappellano delle RELIGIOSE: anni
1969/71.
In seguito, fece anche il Parroco, sia a MORAMANGA (altro importante posto
della Diocesi) (1971/74), sia nella stessa AMBATONDRAZAKA: dal 1974 al 1983.
Gli oltre 20 anni finali (1985-2004), salvo la breve parentesi del 1994/95
in cui assicurò un limitato interim come Direttore della CASA DI ESERCIZI
nella vicina Maison Saint Ignacer tutto il resto del tempo visse alla Maison
Saint Joseph, ad Analamahitsy, TANANARIVE, esercitando ministeri sacerdotali
diversi; negli ultimi anni, vi redasse anche il Diario di casa.
P. Profita a Madagascar si sentiva a suo agio: pienamente realizzato.
e lo fu realmente, non solo mediante il ministero prettamente sacerdotale,
ma anche in quello culturale.
In entrambi gli ambiti, infatti, realizzò, e in tanti e svariati servizi, i
suoi carismi e i suoi talenti.
Nel campo spirituale, oltre i servizi pastorali ricordati, svolti in tanti e
svariati posti, sottolineiamo il compito di accompagnamento operato con i
Religiosi e le Religiose sino all'ultimo, e quello liturgico e apostolico
che, settimanalmente ogni domenica, negli ultimi anni, svolgeva presso la
Cappella della NUNZIATURA Apostolica con la quale per tanti lunghi anni,
intrattenne ottime relazioni.
Nel campo intellettuale, ricordiamo le sue benemerenze verso la storia
patria locale con le ricerche e i contributi dati mediante le dotte
"comunicazioni" , presso L’ACCADEMIA MALGASCIA; senza dimenticare le sue
pubblicazioni, come il dizionario malgascio-italiano e italiano-malgascio,
la Grammatica malgascia in lingua italiana, il romanzo storico "Ranary", sia
in edizione malgascia, sia in edizione italiana, ecc.
Inoltre, per qualche tempo, il P. Profita fu Professore della Lingua
Italiana all’Università di Tananarive.
Non meraviglia, quindi, se, ad un certo momento, venne ammesso a far parte
come membro titolare dell’ACCADEMIA MALGASCIA e col tempo ricevesse alte
onorificenze.
1987: Commendatore dell’Ordine Nazionale Malgascio, 1997 riceve la GRAN
CROCE dell'ORDINE NAZIONALE MALGASCIO.
Pioniere in varie cose, P.Pietro Profita fu anche testimone a Madagascar di
eventi storici esempio:
- l'INDIPENDENZA del Paese: 1960
- la creazione della GERARCHIA CATTOLICA nell'Isola
- l'erezione a VICE-PROVINCIA indipendente di ciò che precedentemente era
semplice "missione": 1958 (successivamente, chiamata "PROVINCIA...".
Ebbene, in tutto questo, nessuna "posa" di "grand'uomo" P. Pietro sino
all'ultimo amava definirsi un "sacerdote" ed essere ritenuto tale per di
più, era un uomo semplice, cordiale, scherzoso, di buoni rapporti e gli
piaceva "scherzarci su" sui suoi titoli.
Il Signore è venuto a chiamarlo a Sè... senza traumi nel primo mattino del
13 febbraio 2004, proprio all'indomani del 55° anniversario del suo primo
sbarco nella sua amata terra di MADAGASCAR, da qualche tempo si era molto
indebolito, e così, come una candela cui finisce la cera, si è spento
serenamente, nella sua camera, nella Maison Saint Joseph di Analamahitsy (Tananarive).
Dopo 6 giorni avrebbe compiuto 90 anni di età, e dentro l'anno avrebbe
celebrato due giubilei, il 2 luglio: 60 anni di SACERDOZIO, il 28 ottobre,
75 anni di vita nella COMPAGNIA di GESU’.
I suoi funerali furono celebrati l'indomani nella vicina chiesa parrocchiale
dello Spirito Santo, essi officiati da una quarantina di sacerdoti, furono
presieduti da Mons. Charles Rèmi RAKOCTONIRINA, Vescovo gesuita di
Farafangana. Moltissimi i Religiosi e le Religiose intervenuti alle esequie,
di svariate Famiglie Religiose, senza dire delle Personalità culturali e
politiche, tra cui l'ex Presidente della Repubblica Malgascia Albert ZAFY,
con la moglie.
Il Discorso d'occasione fu pronunciato dal Padre gesuita malgascio Rèmi
Ralibera, illustre giornalista di Madagascar.
P. Pietro PROFITA riposa ora nella tomba dei PADRI GESUITI ad Ambohipanja,
al nord di Tànanarive.
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