LEGGENDE O REALTA'

Sul Castello di Mussomeli in provincia di Caltanissetta si narra del suicidio per amore di un soldato, questi era Guiscardo de la Portas  giovane spagnolo, il padre che era un commerciante, lo convinse a girare per il mondo per ampliare e far prosperare i propri commerci.
Durante i suoi viaggi, il giovane Guiscardo arrivò a Mussomeli, qui conobbe e si invaghì della bellissima figlia del barone Manfredi, signore e padrone delle terre e del monumentale castello di Mussomeli.
Manfredi, che contrariato da quel grave affronto lo fece catturare e rinchiudere in una segreta del castello ordinando di farlo lentamente morire di fame… il giovane soldato, per sottrarsi a quella terribile condanna, con uno scatto rapido si diede la morte gettandosi da una torre del castello.
Da allora il suo fantasma vaga disperatamente per le stanze del maniero alla ricerca della sua amata.

 

Si racconta, che il potente principe Federico avesse tre sorelle molto belle che si chiamavano Clotilde, Margherita e Costanza.

Un giorno dovette partire per la guerra e non avendo a chi lasciare la custodia delle tre fanciulle, pensò di chiuderle in una stanza, lasciando loro il cibo necessario per un periodo abbastanza lungo, fece murare la porta e partì.

La guerra, invece, durò più del previsto e le tre poverette consumarono tutto il cibo.

Il  castello era rimasto vuoto e non potendo chiedere aiuto, dopo avere resistito per alcuni giorni a digiuno, per la fame tentarono di mangiarsi le scarpe.

Finita la guerra il principe ritornò al castello e corse nella stanza delle tre sorelle dove le trovò morte con le scarpe strette tra i denti.

Da allora quella stanza è chiamata la “cammara di li tri donni”.

 

 

LE TRE DONNE - Clotilde, costanza, Margherita

In questo Castello, si rifugiò Cesare Lanza, perseguitato dal rimorso per aver assassinato in combutta con il  genero, la figlia Laura, che egli sospettava di aver tradito il marito.
Si racconta che il fantasma di donna Laura, si aggiri nel maniero, e molti hanno avuto la sensazione di una presenza

percependo strani rumori metallici, voci lontane e sospiri, forse suggestionati sia dalla triste storia della baronessa di Carini, che dal luogo così carico di misteri.

Un'altra storia che ci è stata tramandata è quella di un gruppo di nobili, che con l'inganno venne fatto cadere in un trabocchetto e fatti morire atrocemente con getti di olio bollente.

Il Castello ancora oggi occupa una posizione strategica che domina il territorio circostante e la Cappella è talmente suggestiva e misteriosa con la sua intensa atmosfera che affascina e nello stesso tempo rapisce l'anima del visitatore.

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