Giacomo Longo

 

PROSPETTO ORIGINALE DELL'OSPEDALE MARIA IMMACOLATA LONGO

 

 

IL VECCHIO OSPEDALE  (OGGI IN STATO DI ABBANDONO)

 

Grande benefattore, Giacomo Longo nasce a San Giovanni Gemini nel 1842 da Vincenzo e Grazia Nigrelli di Mussomeli.
Rimasto orfano dei genitori in giovanissima età, diventa suo tutore lo zio sacerdote Don Pietro Nigrelli.
Giacomo si laurea in giurisprudenza, divenne capitano della guardia nazionale, consigliere e assessore comunale.

Il giovane si ammala gravemente e morì nel 1868 a Palermo  all'età di 26 anni.
Il suo patrimonio, come da suo desiderio, venne in gran parte destinato per la costruzione di un ospedale a Mussomeli.

Non essendoci un vero testamento, nascono varie controversie che vengono risolte dalla sorella Suor Domenica Longo del monastero di San Vincenzo il Agrigento,  Suor Domenica cedette allo zio sacerdote Nigrelli, 54 salme di terra, però il resto dell'eredità rischia di finire ad Agrigento, dove i canonici G. Bondi e G. Bonfiglio, fiduciari della suora, vogliono convincerla ad avviare un'opera di beneficenza, ma Suor Domenica era decisa a far rispettare il volere del fratello, e con l'interessamento del sindaco Don Giuseppe Giudici, del presidente delle congregazioni di carità, e di altri autorevoli personaggi, riescono con atto datato 21/09/1900 a sottoscrivere la nascita dell'ospedale di Mussomeli.

Il patrimonio destinato alla costruzione era di lire 115.913.86, segue il Regio Decreto del 23/07/1901 con cui è eretto in ente morale l'ospedale di Mussomeli, che venne dedicato a Maria Immacolata, a cui si aggiunse Longo, in ricordo del benefattore.

Nel 1870 inizia nel quartiere del Carmine la costruzione dell'ospedale Maria Immacolata Longo.

Fu completato nel 1887, e nei primi anni del 1900, entrò in funzione.

Il progetto dell'ospedale viene attribuito all'architetto Ernesto Basile o al progettista Emanuele Palazzolo, non essendoci riscontri cartacei certi.

L'opera è in stile neoclassico, il prospetto principale è a due elevazioni, di cui la parte centrale è leggermente sporgente.

L'ingresso dell'edificio è decorato con quattro colonne di ordine dorico, le due centrali sono ripetute nell'atrio, dove si trovano due grandi nicchie.

La parte superiore in alto, presenta elementi di ordine ionico e un timpano con occhio centrale, la pietra da taglio sagomata costituisce la decorazione della facciata.

L'ospedale smise di funzionare nel 1956, il nuovo e attuale ospedale, porta lo stesso nome, Maria Immacolata Longo.

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